Economia circolare in Val di Fiemme

Economia circolare. Cosa significa e come si applica?

Vuoi conoscere la risposta e hai dai 15 ai 19 anni? Sei nel posto giusto! Insieme scopriremo cosa significa!

Questo progetto, finanziato dal Piano Giovani di Zona Val di Fiemme, vuole essere un momento di start-up per i temi legati all’economia circolare in Val di Fiemme e si pone di raggiungere questi tre obiettivi insieme a te:

  1. Conoscere un nuovo modo per creare valore nel rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali
  2. Capire come alcune aziende virtuose della Val di Fiemme attuano già percorsi di economia circolare e renderti partecipe di questa nuova modalità per creare un nuovo modello di business
  3. Sperimentare facendo e creare innovazione sostenibile grazie a questo incontro tra la tua creatività e le necessità del mercato

Se hai trovato questi tre obiettivi in sintonia con le tue aspirazioni, sei nel posto giusto, partecipa al progetto ideato e organizzato da HelloFiemme! e Studio Vispa insieme ad alcune realtà imprenditoriali della Val di Fiemme.

Potrai incontrare e conoscere da vicino cosa avviene all’interno di alcune aziende virtuose della Valle di Fiemme: La Sportiva, Fiemme 3000, BioEnergia Fiemme, Azienda Segagione Legnami della Magnifica Comunità di Fiemme e sperimentare grazie ai laboratori di Enaip Trentino di Tesero cosa vuol dire creare un nuovo prodotto o servizio compatibile con i criteri dell’economia circolare.

PROGRAMMA

  • 27 Settembre: Cos’è l’Economia Circolare e presentazione delle Aziende partner del progetto: La Sportiva, Fiemme 3000, BioEnergia Fiemme, Azienda Segagione Legnami della Magnifica Comunità di Fiemme e Istituto del Legno di Tesero.
  • 04 Ottobre: L’Azienda si presenta, visita presso le quattro Aziende Partner
  • 11-25 Ottobre e 08-15-22 Novembre: Sviluppo progetto con attività di laboratorio ed elaborazione risultati
  • Dicembre: Presentazione dei risultati ed evento dedicato all’Economia Circolare

Se vuoi avere maggiori informazioni scrivi a info@hellofiemme.it

Economia circolare

Nel Dicembre 2015 la commissione europea presenta il pacchetto sull’Economia Circolare chiamato “L’anello mancante: un piano d’azione europeo per l’economia circolare”

Secondo la definizione che ne dà la Ellen MacArthur Foundation, considerata tra le più accurate ed esaustive, l’economia circolare “è un termine generico per definire un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. In un’economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati a essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera”.

L’economia circolare è dunque un sistema in cui tutte le attività, a partire dall’estrazione e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun’altro. Nell’economia lineare, invece, terminato il consumo termina anche il ciclo del prodotto che diventa rifiuto, costringendo la catena economica a riprendere continuamente lo stesso schema: estrazione, produzione, consumo, smaltimento.

processo-economia-circolare

Partendo da questi concetti legati alle nuove linee di indirizzo della Comunità europea e il fermento in atto nel resto d’Italia legato a questa nuova visione dell’economia, la Valle di Fiemme risultano un ottimo territorio per portare all’attenzione questi temi che guideranno l’economia sostenibile del futuro.

La Val di Fiemme ha un tessuto socio-economico estremamente virtuoso nella gestione delle proprie risorse, sia in ambito pubblico che privato. Grazie ad un passato in cui il senso del limite era estremamente sentito, la popolazione ha permesso di salvaguardare un patrimonio naturale di pregio grazie anche alla Magnifica Comunità di Fiemme e alla gestione virtuosa dei boschi. Questa lungimiranza rischia però di risultare vana se non viene oggi compresa e valorizzata dal territorio stesso.

Upcycling

Per upcycling si intende l’utilizzo di materiali di scarto, destinati ad essere gettati, per creare nuovi oggetti con un valore maggiore del materiale originale, trasformandola di fatto in un materia prima seconda. Il termine fu coniato per la prima volta nel 1994 dal giornalista Reiner Pilz e sdoganato ufficialmente nel 1997 nell’omonimo libro di Gunter Pauli (che in realtà in un primo momento usò il termine upsizing).

Il concetto di upcycling è dunque ben definito e soprattutto ben distinto dal più consolidato termine recycling, che invece descrive un processo industriale di trasformazione del rifiuto.

Esempio: il progetto Fungo Box, l’utilizzo di fondi di caffè come fertilizzante per far crescere dei funghi commestibili. I funghi nati dai fondi di caffè grazie alla partnership tra Lavazza, Novamont e Il Giardinone, rispetto a quelli coltivati secondo metodologie standard hanno un livello di proteine più alto, un contenuto in fibre 3 volte maggiore e un contenuto di fosforo superiore del 50%.

FungoBox